MATRIMONI FORZATI

La Cooperativa sociale Gea – Centro d’ascolto antiviolenza e Casa delle donne- da anni si impegna a portare avanti progetti di prevenzione e sensibilizzazione alla violenza di genere. Il tema dei matrimoni forzati è sempre più attuale seppur poco conosciuto e si rivela particolarmente significativo in quanto rappresenta concetti come la giustizia sociale, la rivendicazione dei diritti universali e l’emancipazione femminile.

Per matrimonio forzato si intende una violazione dei diritti umani e si verifica quando manca la piena e consapevole autorizzazione all’unione. La coercizione al matrimonio può avvenire attraverso la violenza fisica e psicologica. A queste pratiche sono associate gravi forme di violenza sessuale.

In Italia il reato di costrizione o induzione al matrimonio è stato introdotto nel 2019 con l’approvazione definitiva del “Codice Rosso” (Legge n. 69/2019, art. 558 bis c.p.).

Ad oggi, a livello nazionale, le iniziative di sensibilizzazione sul tema dei matrimoni forzati risultano poche, confinando così il fenomeno ad una sfera altra, non appartenente al “noi”, se non nel momento di maggior gravità delle sue conseguenze, come quando una ragazza viene uccisa in nome dell’onore. Di fatto queste ragazze sono vittime di femminicidio in quanto donne che hanno deciso di dire NO per poter essere LIBERE.

Ogni no al matrimonio forzato comporta un alto rischio per l’incolumità della donna ed è una scelta estremamente dolorosa, che richiede un taglio netto con il proprio mondo, costringendo queste ragazze a scappare e nascondersi, rinunciando a tutti i punti di riferimento esistenti fino a quel momento.

Moltissime ragazze e giovani donne in Italia rimangono invisibili.

Gea ha collaborato con Trama di terre alla rielaborazione delle linee guida per la prevenzione e il contrasto ai matrimoni forzati.

Il link per visionare le linee guida lo trovate quì